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Postato su: set 10, 2021
Categorie: Ricerche Scientifiche
“Mal di testa, Fiacchezza, Dolori addominali, Gonfiore intestinale, Insonnia, Ansia, ecc.…”
Prima di scoprire cosa fare, bisogna capire perché si avvertono questi sintomi o malesseri, quale può essere il fattore che li provoca.
Negli ultimi decenni alcuni studi asseriscono che più del 70% dei problemi o disturbi di salute, vengono provocati da un malessere intestinale detto “Disbiosi intestinale”. (clorofilla, Editoria scientifica)
Indice
La disbiosi intestinale è una condizione di squilibrio microbico causato da una crescita eccessiva di batteri “cattivi” all’interno dell’intestino, che ne provocano l’irritazione.
La flora batterica si indebolisce attraverso diversi fattori, come: cattiva alimentazione, stress fisico, abusi da farmaci ecc. Tutti questi fattori provocano una alterazione della flora batterica.
Cattiva digestione, gonfiore, meteorismo e dolori addominali sono i sintomi più diffusi ma meno attribuiti al problema. Poi stitichezza, diarrea, candida, infezioni urinarie, crampi addominali sono meno frequenti, ma già abbiamo un livello alto di irritazione causato dalla disbiosi, inoltre, può portare ad alcune intolleranze alimentari indirette, ossia a quelle non direttamente legate ad un uno specifico alimento.
A causare ciò sono i villi intestinali che, infiammati, non riescono più ad assorbire tutte le sostanze che ingeriamo. La Disbiosi può essere correlata a malattie infiammatorie croniche, obesità, diabete, tumori intestinali e colite.
Le ultime ricerche asseriscono che insonnia, ansia, mal di testa e nervosismo sono sintomi attribuibili anche alla disbiosi intestinale.
Il 70-80% delle cellule immnunitarie
si trovano nell'intestino!
Il microbioma, l’insieme di batteri simbionti che convivono nel nostro organismo, in particolare nell’intestino (tra cui la flora batterica), è in stretta relazione con il sistema immunitario, giocando così un ruolo in prima linea molto importante nel difenderci da agenti patogeni esterni e nel regolare la tolleranza immunologica. Quando l’equilibrio intestinale si altera tutto il nostro sistema di difesa si altera creando dei disturbi avvolte cronici.
Indipendentemente che la si consideri o meno una malattia, la disbiosi può essere curata; spesso correggendo semplicemente le proprie abitudini alimentari, a volte ricorrendo ad antibiotici o ad integratori specifici o rimedi naturali senza dimenticare l’attività fisica.
Banale dire di seguire una dieta Alimentare equilibrata, come quella “Mediterranea”, è consigliata da tanti professionisti nel settore alimentare.
Secondo le recenti evidenze l’alimentazione è in grado di influenzare la composizione del microbiota per più del 50% e in tempi piuttosto brevi. Quindi alimentarsi con cibi che non recano troppa infiammazione può essere utile per prevenire la disbiosi.
Quando sintomi si avvertono all’ingestione di alcuni determinati alimenti, in queste circostanze è sufficiente allontanare l’alimento sospetto per “circa una settimana”, se si avverte una regressione dei disturbi allora si rintroduce è si osservano la reazione dell’organismo. Nel caso i sintomi ricompaiono allora dobbiamo allontanare l’alimento dalla nostra dieta per un lungo periodo.
Da evitare prodotti alimentari ricavati o che contengono grassi vegetali idrogenati o parzialmente idrogenati. Ad esempio patatine e cibi fritti, cibo da fast food, alimenti prodotti dall’industria dolciaria, alimenti creati da fermentazione (bibite, alcolici).
Il rimedio più utilizzato per la disbiosi intestinale è l’uso dei probiotici. I probiotici sono organismi vivi che, se somministrati in quantità adeguata, apportano benefici alla salute dell’ospite. Attualmente i ceppi batterici che è possibile integrare per via orale appartengono alla specie dei Lattobacilli, dei Bifidobatteri, degli Streptococchi, oltre al Saccharomyces Boulardii.
Oltre ai probiotici, di fondamentale importanza sono anche i prebiotici, delle sostanze che permettono ai microrganismi della flora batterica di accrescersi e nutrirsi. Tra i prebiotici ricordiamo l’inulina, FOS, GOS ecc.
Dal punto di vista dei rimedi naturali riteniamo importante citare l’aglio orsino, l’aloe vera, la camomilla, melissa, finocchio, fragula, rabarbaro, senna e molti altri. Perché usarli?
Sono delle piante che hanno la capacità di avere una influenza positiva sulla flora batterica, grazie alle loro proprietà: lenitive, digestive, lassative, diuretiche, antimicotiche e antibatteriche. Inoltre la loro mucillagine favorisce la crescita e nutrimento della flora batterica e allo stesso tempo favoriscono l’evacuazione dei batteri e tossine accumulate nell’intestino.
È dimostrato che una costante attività fisica soprattutto all’aperto è sufficiente per migliorare la composizione del microbiota intestinale.
Se avverti dei sintomi o sai di avere la disbiosi intestinale, fai bene ad iniziare quanto prima un percorso che dall’alimentazione al rimedio naturale sia in grado di regredire i sintomi e trattare la disbiosi.
Per ulteriori informazioni sui trattamenti o rimedi naturali potete contattarci, un nostro consulente esperto in erboristeria e nutrizione vi risponderà. La consulenza è gratuita chiamate al
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